martedì 11 maggio 2010

Hunger

di Steve McQueen (Dvd). Iniziamo con una delle esclamazioni che sono contenta poter fare ogni tanto: FILMONE! Sicuramente un ottimo esordio nel mondo del lungometraggio per il video artista McQueen che ci catapulta nell'Irlanda del Nord durante la lotta per l'indipendenza attuata conto il Governo Inglese. Sono i primi anni '80, quelli della contestazione e dello scontro violento fuori, ma anche dentro, le carceri, in cui i militanti dell'IRA (Irish Republican Army) si battono disperatamente per ciò che spetta loro di diritto: la libertà. McQueen entra nelle prigioni e da lì non esce mai, realizzando una pellicola claustrofobica che si snoda tra le celle, delle vere topaie imbrattate di merda sulle pareti, segno di sfregio e protesta dei detenuti che continuano la loro lotta politico-civile anche tra quelle quattro minuscole mura rifiutando di lavarsi, vivendo come bestie (perché tanto è quello a cui li vogliono ridurre con la schiavitù). Purtroppo il gioco diventa pericoloso e la disperazione dei prigionieri porta altro odio e altra aggressività nelle loro guardie carcerarie. Sopra tutte le voci a quel punto ne emerge una, quella di Bobby Sands (un Michael Fassbender a cinque stelle), che attraverso le sue gesta - inizia uno sciopero della fame intransigente - diventerà carnefice e vittima di un sistema inumano. McQueen dietro la macchina da presa è perfetto, costruendo abilmente in parole e immagini il dramma umano: dall'automortificazione al deterioramento fisico in nome di una causa, dalla violenza fatta senza motivazione alla disperazione di quando si capisce che è tutto sbagliato ma non ci si riesce a fermare. E la scena del dialogo a camera fissa di Bobby col prete (durata 15 min ca.) varrebbe da sola tutto il costo del dvd. 

1 commento:

  1. Peccato che non si investa su film del genere. Il diario di Bobby Sands è un libro bellissimo.
    Speriamo nel prossimo cineforum!

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