venerdì 25 marzo 2011

Sucker Punch

di Zack Snyder (in sala dal 25/03/2011). Esce oggi uno dei film che più ho atteso di vedere e di cui sto vivendo ancora una bruciante delusione. Chi ogni tanto passa a leggere i miei deliri su queste pagine, sa che è più forte di me: schiera di fighette e violenza, mi fanno gasare come poco altro al cinema. Tanto più che questa volta, a mettere in scena questo concentrato irresistibile, era Zack Snyder, uno che poco tempo fa ha tirato fuori un capolavoro come Watchmen. Guardando le atmosfere alla Sin City del trailer, la quantità d'armi usate, la colonna sonora carichissima di sottofondo, già mi immaginavo di saltare fino allo sfinimento sulla poltrona. E invece sì, ho saltato, ma solo per i primi 10 minuti: quelli in cui Snyder ci fa il solito preambolo della vicenda sui titoli di testa (credo che quelli di Watchmen siano ancora tra i più emozionanti che abbia mai visto), senza dire una parola, ma con una qualità d'immagini pazzesca, una scelta narrativa stupefacente, corredato da quel "Army of Me" di Bjork che ti frulla il cervello mentre il tuo cuore inizia a caricarsi per l'avventura cinematografica che stai per vivere. Poi il film inizia, capisci (ma non del tutto) come funziona e cominci a sbadigliare. 
Il problema di Sucker Punch è che Snyder, ad un certo punto della vicenda, innesca un meccanismo narrativo che si ripete in continuazione (quello dell'ingresso nel mondo in cui la protagonista aiutata dalle altra ragazze deve portare a termine delle missioni) che viene mal spiegato in origine (che cosa vuol dire che questa quando balla finisce nell'altro mondo? Cosa c'entra? Ne dovevi trovare proprio una così a casaccio di scusa...) e che, oltre a diventare davvero noioso (tanto che dici "Ma quante cavolo di volte me lo deve far vedere, non poteva ridurre il numero degli oggetti?") è atto solo a virare la narrazione sulla componente action-violenta. La stratificazione su livelli voluta nel film per dargli quasi un effetto videogame, diventa quindi statica e ripetitiva, tanto che se davvero fosse un gioco, probabilmente avrei lanciato la console dopo aver portato a termine la seconda mission. 
Peccato, perché Snyder con questo film avrebbe dovuto dare il meglio di sé, visto che è la prima pellicola tratta da una storia da lui scritta. Ha ufficialmente "pisciato fuori dalla tazza" e ne sono triste.
La prima cosa che mi è venuta da pensare uscita dal cinema è che Snyder si sia voluto fare lo showreel: si sarà messo a tavolino, pensando alle inquadrature, ai soggetti  e alle acrobazie di combattimento che voleva sperimentare e si sia fatto il suo film, mettendo invece in secondo piano tutto quello che fino a questo momento, mi aveva fatto pensare che fosse uno registi più interessanti sulla piazza. Peccato.
VOTO: 5

3 commenti:

  1. Non sono daccordo.
    Quando l'ho visto anch'io ero perplesso.
    Ma tornando a rivederlo la domenica mi si è aperto un mondo di dettagli.
    Forse il problema che questo film è troppo in una volta sola ed è pieno di similitudini e metaforo sottili ed a volte talmente grandi che viste da vicino ne apprendiamo una minima parte.
    Provi a vederlo una seconda volta e cambierà idea.

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  2. Guarda, generalmente quando rimango delusa, ma ho grande fiducia nel regista, torno al cinema, quindi non escludo di ricredermi... anche se il problema in questo caso non è stato tanto nella messa in scena, quanto proprio nella meccanicità della storia, non tanto giustificata e un po' troppo tirata per le lunghe. Lo spettatore a mio avviso va stupito, ma non solo con un altro effetto visivo. Nel 2011 sempre più spesso al cinema, ci si dimentica che anche la storia è importante. Detto questo, proverò cmq a seguire il tuo consiglio :) Ciao

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  3. Mi accodo al consiglio di Emilian. Anche nel mio caso sono rimasto spiazzato post visione, non tanto per la realizzazione (ineccepibile), quanto il succo. Difficile la codifica al primo colpo in particolare la stratificazione della trama. Cito wikipedia "una realtà a tre dimensioni composta da: una subrealtà dove il mondo è rappresentato dal manicomio, una dove viene presentata una strana casa chiusa d'alto bordo e un mondo dei sogni interconnesso tra le realtà dove ogni azione viene rimossa dal tempo e dallo spazio". Spero così risulti più chiaro.

    Tieni d'occhio l'uscita per l'home video, con un taglio diverso ed esteso. bye bye...

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