venerdì 18 marzo 2011

Frozen

di Adam Green (in sala dal 25/03/2011). Per fortuna a Marzo non è consuetudine andare a fare una settimana bianca, perché se per caso vi capitasse di imbattervi nel film di Green prima di partire e siete facilmente suscettibili, probabilmente la voglia vi passerebbe... La storia: due amici di vecchia data accompagnati dalla fidanzata di uno dei due partono per un weekend sciistico. Decisi a sfruttare al meglio la loro "fuga dal quotidiano" chiedono al tecnico di seggiovia un'ultima corsa, nonostante l'impianto stia chiudendo. Morale: per una serie di catastrofiche coincidenze viene calcolato un tempo di blocco inferiore rispetto a quello che i tre ci avrebbero impiegato per scendere, facendoli rimanere a penzoloni nel vuoto... ma è domenica e gli impianti non riapriranno fino al venerdì seguente. 
Adam Green è un autore horror davvero intrigante, uno che si è fatto le ossa con roba tipo Hatchet (di cui è uscito anche il secondo capitolo) e che ora si ripropone con questo thriller realizzato in maniera incredibile, soprattutto visto che è giocato su una trama semplice, conosciuta e in cui fine e svolgimento sono abbastanza prevedibili.
Nonostante l'ambientazione statica, Green costruisce un film dinamico nel saper giocare con la psicologia dei personaggi, in cui ci si interroga sulla difficoltà di fare delle scelte. Ovviamente in questo caso per arrivare a compiere qualcosa di impensabile e assolutamente fuori dalle righe. Frozen è destinato a diventare un mini cult di genere. Ai più deboli di cuore non è consigliata la visione, perché il regista non si sottrae dal mostrare immagini cruente e ribaltamenti che ci fanno saltare sulle poltrone, oltre che fomentando di continuo un livello d'ansia che non permette cedimenti d'attenzione e che mai si abbassa per tutta la durata della narrazione. Finalmente qualcosa che mi ha ribaltato lo stomaco per davvero.
VOTO:

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