mercoledì 20 ottobre 2010

Figli delle Stelle

di Lucio Pellegrini (in sala dal 22/10/2010). Al cinema ci sono andata un po' col cacchio di traverso perché: che cosa vuol dire tentare di imitare il poster di I Love Radio Rock? C'entrasse qualcosa... Però ci sono Battiston-Favino-Bassi che mi piacciono, quindi ho tentato di mordermi la lingua...
Figli delle Stelle è meno peggio di quanto me lo aspettassi, che attenzione, non vuol dire che lo consiglio spassionatamente, ma che non fa cagare. Eccomi di nuovo a dir tutto e nulla... Beh, sta di fatto che se dovessi esprimere il mio pensiero in poche righe, ne verrebbe fuori questo:
- se ci vuoi andare perché vuoi vedere una commedia all'italiana (oh gente... lo so che la commedia all'italiana è un'altra cosa, ma sti film come li chiamo? Sono ben accetti nomignoli) più intelligente dei Vanzina & co. (anche se ci vuole poco) questo fa per te;
- se ti piace Fabio Volo, è il film per te: sbarbato, in versione rivoluzionario padano, mi è quasi stato simpatico, facendomi addirittura smuovere un ormone addormentato;
- Battiston fa sempre ridere, regalandoci insieme a Favino uno dei personaggi che fanno indiscutibilmente più divertire di tutto il film;
- la storia non è niente di che, nonostante muova le fila da un argomento ostico come le morti bianche. 
Un giovane portuale di Marghera (Volo), viene spinto dalla morte di un amico in cantiere a partecipare a una trasmissione di dibattito politico in cui prova a confrontarsi con lo strafottente Ministro Gerardi. La sua timidezza lo fa fuggire, ma conosciuti per vie traverse altri uomini incazzati come lui per la situazione politica odierna, decidono in gruppo di rapire il ministro per chiedere un riscatto che andrà alla moglie dell'amico defunto. Purtroppo, da criminali alle prime armi, prendono in ostaggio la persona sbagliata. Apprezzando il fatto che quantomeno dietro al film di Pellegrini ci sia l'intento di usare il mezzo cinematografico per parlare alla gente e di farlo con un linguaggio facilmente assorbibile da un pubblico eterogeneo, non possiamo (da bravi spocchiosi) evitare però di dire che non ci prova nemmeno a fare un salto in avanti, cercando una qualità stilistica non da fiction di canale 5. 
D'altronde però, capisco che questi siano i classici film per cui la critica non si sbraga dall'emozione... Fate voi, io la mia l'ho detta (anche se non so si è compresa...).

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