martedì 1 giugno 2010

The White Stripes - Under Great White Northern Lights

di Emmett Malloy. Se non siete - siete stati fan dei White Stripes non credo siano molti i motivi che dovrebbero indurvi ad avvicinarvi a questo documentario. Nonostante questo, vi assicuro che tra i tanti prodotti video di questo tipo, realizzati per artisti e band noti o meno alle masse,The White Stripes - Under Great White Northern Lights è uno dei meglio realizzati che ho visto negli ultimi tempi.
Il progetto nasce nel 2007, in occasione del decimo anniversario di fondazione del duo. Jack e Meg intraprendono un tour che li porta a viaggiare in lungo e in largo per il Canada, toccando ogni singola provincia in cui si esibiscono in piccoli live show: da una piazzetta di periferia a una palestra, da un ospizio a una barca. Nessun posto per loro sembra troppo piccolo o troppo grande per raccontarsi attraverso la loro musica.
La Malloy segue i due con uno sguardo attento, catturando quello che la voce non riesce a comunicare negli sguardi malinconici e i silenzi di Meg, nelle dichiarazioni di Jack e il suo magnetismo on stage, nella simbiosi tra i due giovani artisti tra affetto e quella stanchezza profusa che li accompagna, di cui loro ormai sembrano non accorgersi, ma che spesso li fa crollare (quando Jack suona "White Moon" al piano e Meg lo guarda e cade in lacrime è forse il momento di massima intimità svelata allo spettatore). 
La fotografia è spettacolare, tra bianco e nero, colore e quelle macchie di rosso del loro abbigliamento che li hanno sempre contraddistinti e che simbolicamente ci viene da pensare che possa essere un'espressione inconsueta di un amore che non si può spiegare.
Le inedite performance idem (una delle ultime della cover di "Jolene" è da pelle d'oca), così come le interviste in cui Jack (Meg rimane pressoché sempre in silenzio) racconta chi siano, svelando più di qualsiasi articolo giornalistico abbia mai tentato di fare o creduto di saper fare.  
Da vedere e ascoltare.

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