martedì 27 aprile 2010

Dear John

di Lasse Hallström (al cinema dal 7 maggio 2010). Sembra che faccia apposta a propinarvi film con maschi aitanti in questo periodo, ma A) non vi sto propinando questo film (è solo che me lo sono sorbito e adesso quantomeno fatemi credere di aver sprecato bene il mio tempo facendomene parlare); B) non faccio apposta, giuro, è che tra un film e l'altro siamo sottoposti a bobardamenti di cromosomi X e Y di tutto rispetto che a primavera fanno un po' l'effetto carboidrato durante la dieta per la prova costume... fameeee! Così tra lo sventolone (Dumbo a confronto aveva due orecchie minuscole) muscoloso Channing Tatum e la "figa come poche" Amanda Seyfried ognuno avrà di che rifarsi gli occhi... ma tornando al film... Di che parliamo? Ammetto che ci sia ben poco da dire... Dear John d'altronde è una pellicola romantica tratta da un racconto di Nicholas Sparks (che se non sapete chi è, ve lo cercate... classico autore da regalare alle nonne a Natale!), quindi immagino che chi lo andrà a vedere lo farà sapendo a cosa va incontro. Il cine-collirio è la storia d'amore tra i due che si incontrano per due settimane durante le vacanze dal college, lei, e la licenza militare, lui. Poi si devono separare con tutte le difficoltà di un rapporto a distanza che ha anche come sfondo la chiamata alle armi, le preccupazioni, l'11 settembre... e la solita gigantesca corrispondenza epistolare per cui uno dei due prima o poi sbrocca... Detto così è riduttivo, ma non sono una sentimentale e quando mi propinano il bacio appassionato sotto la pioggia o l'occhio languido che cade allo specchio sulla tetta di lei che si sta cambiando perché le è stato rovesciato addosso del vino a me cadono un po' le mutande... che ci volete fare... I sentimentaloni ne usciranno entusiasti, io mi sono gasata solo per Richard Jenkins nei panni del padre autistico che colleziona monete... De gustibus...

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