giovedì 9 giugno 2011

Paul

di Greg Mottola (in sala 1/6/2011). Mottola fu il regista di chicche come Adventureland e e Suxbad, film molto apprezzati da queste parti. Il film è già uscito in sala e quindi possiamo anche discutere/litigare, ma personalmente Paul non mi è né piaciuto né mi ha divertito granché. Basato su trucchetti come la rivisitazione di canoni e pellicole che poggiano sulla figura dell'alieno, Mottola mette in scena un road movie in cui lo special guest diventa questo E.T. scappato da una base governativa. Qui avrebbero voluto sezionarlo per usare parti del suo cervello nella speranza di riuscire a capire e potenziare le capacità umane. I due nerd interpretati da Pegg e Frost sono due inglesi sbarcati negli U.S.A. per il Comic-con e che hanno intenzione di proseguire il loro viaggio toccando tutte le mete che sono state soggette ad avvistamenti alieni. E' in una di questa, la famosa Zona 51, che vengono letteralmente travolti da Paul che li "prende in ostaggio" per il viaggio verso la meta in cui lo passeranno a prendere i suoi "conplanetari" per tornare a casa. I riferimenti ad E.T. sono molto più che semplicemente accennati (tra trama, scene come quella in cui Paul fa il consulente sull'immagine aliena per gli Studios ed è al telefono con Spielberg, fino al finale), così come a tutto l'immaginario cinematografico extra-terrestre. Il gioco della commedia su questo ci sta, così come la messa in scena di un classico bromance, ovvero la storia d'amicizia tra i due ragazzi e la gelosia di uno di questi che ha paura che l'alieno gli scavalli il posto da "amico del cuore". Guardandolo avevo la sensazione che nulla ci fosse di storto nella costruzione, ma che qualcosa comunque non quadrasse e la risposta che mi sono data è che l'unione di questi due aspetti di trama del film insieme in verità non funziona. Vuole far ridere come una commedia "alla Mottola", ma poi cerca di strappare una lacrimuccia; cerca la parodia, ma poi vuole rimanere un prodotto "originale". Troppi controsensi. A noi, alla fine, sarebbe bastato divertirci.
VOTO: 5


P.S. Tanto che ci sono. Non sono morta. Il blog va a rilento perché è un periodaccio. Ma ci sono. 

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