martedì 9 novembre 2010

Monsters

di Gareth Edwards. Non riesco a capire quanti anni abbia Gareth Edwards (è sicuramente giovane, lo deduco dalle foto)... ma ha già un cv che mette i brividi... con il suo premio di diploma, che combinava azione in presa diretta ed effetti speciali, vince il BAFTA e viene nominato all'Emmy per i migliori effetti speciali. Subito dopo per la BBC dirige Attila the Hun creando personalmente tutti i 250 effetti speciali, Non finisce qui, induritosi sull'assurdità del sistema cinematografico, partecipa al concorso in 48 ore del Festival Sci-Fi-London cercando di dimostrare come sia possibile girare un film senza una troupe, con un attore e in due giorni. Vince e passa a Monsters.
Questa breve manfrina per spiegarvi il soggetto... e Monsters è suo figlio. La pellicola è una sorta di science movie con inserti romantic-drama e thriller, ambientata ai confini del Messico.
Sei anni dopo che la NASA ha confermato la presenza aliena nello Spazio, una navicella di ritorno da una missione di raccolta campioni precipita in America Centrale. Iniziano a comparire sulla Terra forme di vita sconosciute e il territorio contaminato è messo in quarantena. La zona viene occupata dall'esercito che vive in un perenne stato di guerra contro le strane creature. Un giornalista e una ragazza in difficoltà si trovano ad dover attraversare il territorio infetto per arrivare al confine U.S.A.
Il bello di Monsters, al di là di seguire il filone classico dei film di fantascienza e sulle invasioni, è che aggiunge un lato romantico tra i due, che si vogliono, ma non possono causa le loro situazioni di vita al di fuori di quel posto (come se quello che li spaventa non fosse lì, ma quello che li aspetta nella loro vita "normale").
Guardando il film di Edwards ci viene subito a pensare a due pellicole come District 9 e Cloverfield: il primo per la rappresentazione dell'alieno-mostro e la sua ghettizzazione, il secondo per il tipo di ripresa (molta macchina a spalla) e il profilo indipendente. La differenza di questa pellicola, rispetto a quelle di Blomkamp e Reeves, è che mentre queste raggiungono il loro obiettivo, parlando di invasione aliena, Monsters si perde un po' via. Come dicevo, a tratti sembra una love story che ha solo come sfondo la colonizzazione e distruzione aliena. Questo toglie tensione nel pubblico, che rimane un filo disorientato e desideroso che arrivi un agoniato momento di ribaltamento (perché la storia dei due, fighi entrambi, è telefonata dalla prima inquadratura in cui compaiono insieme)... cosa che invece non accade... Insomma, dalla potenza delle immagini si sperava ben oltre, mentre Monsters rimane un buon film sospeso. Volevamo di più... Forse Edwards, almeno uno sceneggiatore dovrebbe pensare di prenderselo...

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