martedì 4 maggio 2010

Draquila. L'Italia che trema.

di Sabina Guzzanti (in sala dal 7/5/2010). La Guzzanti dopo cinque anni di silenzio da Viva Zapatero torna nelle sale con un altro documentario d'inchiesta, ovviamente fazioso (che vi aspettavate?), ovviamente da vedere. Rispetto al suo precedente lavoro abbassa i toni, alzando però il livello di sberleffo e ricerca critica. Visto che dopo il terremoto del 6 Aprile scorso un po' tutti, da capi di governo ad attori, si sono recati nel paese dilaniato, chi in visita chi in soccorso, anche lei dice di non essersi potuta esimere. Ma l'obiettivo della sua "gita" è specifico: capire cosa ci sta dietro al disastro e quali sono-sono stati gli interessi in gioco. Sabina fa un giro completo di giostra, analizzando tutti e tutto quello che è successo attorno all'evento, a partire ovviamente dal suo "amato" Silvio Berlusconi, burattinaio di volti ormai noti come Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, coinvolto proprio recentemente in scandali di carattere politico e mediatico.
Supportata da grafica e da un taglio documentaristico-d'inchiesta, con tanto d'interviste ai terremotati (realizzate con fatica visto il regime militare instauratosi attorno alla tendopoli), la Guzzanti racconta l'Italia degli appalti, delle intercettazioni, di una Protezione Civile che arriva a spendere 10 miliardi di euro in pochi anni con eventi organizzati tra cui una serie di visite pastorali del Papa in giro per l'Italia (che paghi anche tu, caro il mio contribuente!), dei suoi 400 milioni serviti per spostare il G8 per pura propaganda, della sua insensatezza nel continuare a spendere milioni di euro per far vivere gli sfollati sulle coste quando ne servirebbero molti meno per iniziare a ricostruire L'Aquila, ormai un paese fantasma. Ma non solo... C'è molto altro e quindi, visto che probabilmente (e chissà come mai) non lo vedrete mai passare in tv, è importante andare a vederlo. E' una versione dei fatti, certo.. ma ogni tanto l'altra bandiera, soprattutto da chi ha coraggio per farsi sentire, è bene stare ad ascoltarla. 

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